Agenesie

L’agenesia dentaria è una patologia caratterizzata dalla mancanza di uno o più denti dovuta alla mancanza di formazione o alla distruzione del germe dentario.
Si tratta di un’anomalia abbastanza frequente che può verificarsi sia per la dentizione decidua (i cosiddetti denti da latte) sia per la dentizione permanente e può interessare un solo dente (agenesia singola) o più denti (agenesia multipla).
L’agenesia totale dei denti decidui (agenodonzia) si verifica molto raramente e implica anche l’assenza della dentatura permanente (ablastodonzia). Questa malattia è comunque molto rara ed è quasi sempre associata ad altre patologie di tipo genetico.

Le agenesie parziali, invece, sono un problema abbastanza diffuso e i denti maggiormente interessati sono oltre i molari del giudizio, gli incisivi laterali e i secondi premolari.

In presenza di agenesia degli incisivi laterali il paziente lamenterà un disagio estetico oltre a problematiche occlusali dovute allo spostamento dei denti adiacenti nello spazio vuoto lasciato dai denti mancanti.

L’esame fondamentale per riconoscere un problema di agenesia dentaria è quello radiografico. In ogni caso se i denti tardano a spuntare, siano essi destinati a cadere o permanenti, è bene prenotare subito una visita. Un’ortopatomografia e una visita specialistica potranno togliervi ogni dubbio e stabilire con certezza a quali dei seguenti motivi è dovuta l’assenza del dente:

  • agenesia del dente o dei denti
  • ritardo nello sviluppo dentario
  • inclusione del dente

Esistono tre diverse possibilità per rimediare all’assenza di uno o più denti mancanti:

  • la chiusura ortodontica dello spazio vuoto lasciato dal dente mancante, trasformando il canino in laterale ed il premolare in canino e successivo camouflage dei denti con restauri diretti o indiretti (veneers);
  • la chiusura dello spazio attraverso una protesi tradizionale (ponte);
  • l’inserimento del dente mancante mediante un impianto. In questo caso il trattamento ortodontico consentirà di riallineare i denti e riaprire gli spazi giusti per poter effettuare l’impianto, che potrà essere inserito solo al termine di crescita. Per mantenere lo spazio e ridurre il disagio estetico l’odontoiatra procederà con soluzioni provvisorie tipo Maryland fin al momento in cui si potrà mettere l’impianto.

La scelta terapeutica più idonea verrà indicata dall’ortodontista e concordata con il paziente dopo un attenta valutazione dei vantaggi e dei limiti di ciascuna delle opzioni proposte. Si tratta in ogni caso di trattamenti complessi perchè richiedono una collaborazione interdisciplinare tra ortodontista, implantologo, protesista e tempi di trattamento più lunghi per la finalizzazione del caso, che avverrà al termine di crescita.