Trattamenti ortodontico chirurgici

Studio Ortodontico Assumma- Trattamenti ortodontico - chirurgici

Le maolcclusioni possono essere solo dentarie o dento-scheletriche.

In presenza di severe discrepanze delle basi scheletriche il solo trattamento ortodontico a volte non riesce a perseguire tutti gli obiettivi di estetica, funzione e stabilità prefissati in quanto agisce solo sulla posizione dei denti, ma non sulle basi scheletriche.

In questi casi una possibile opzione per il paziente è quella di sottoporsi a fine crescita ad un trattamento ortodontico-chirurgico, che richiede la collaborazione tra l’ortodontista che prepara con l’apparecchio le arcate dentarie e il chirurgo maxillo-facciale che riposiziona le basi scheletriche e i tessuti molli attraverso un intervento di chirurgia maxillo-facciale.

Normalmente i trattamenti ortodontico chirurgici constano, quindi, di una fase ortodontica di preparazione delle arcate, di una fase chirurgica, di una fase ortodontica post-chirurgica di rifinitura e finalizzazione ed, infine, dopo la rimozione dell’apparecchio di una fase di contenzione per stabilizzare i risultati ottenuti.

  • Asimmetrie

    Le asimmetrie del complesso dentale e facciale sono causate dal fatto che le strutture omoleghe bilaterali non crescono quasi mai nello stesso modo perchè vi sono fattori genetici, ambientali o una combinazione di questi che influiscono sulla crescita.

    Nella maggior parte dei casi le asimmetrie del complesso facciale e dentale sono impercettibili e dunque ininfluenti dal punto di vista estetico e funzionale per il paziente. Vi sono, invece, casi in cui le asimmetrie sono molto più evidenti, correlate a patologie del complesso cranio-maxillo facciale o a anche far parte di quadri sindromici sistemici (es le microsomie cranio-maxillo-facciali, le asimmetrie da difetto di crescita mandibolare spesso conseguenti a traumi del condilo mandibolare, le asimmetrie mandibolari per eccesso di crescita condilare etc).
    In questi casi complessi le implicazioni per il paziente sono sia di tipo estetico che sulla funzione masticatoria.

    Se le asimmetrie scheletriche sono marcate, non possono essere trattate sul piano puramente ortodontico. In questi casi si rende necessario un intervento di chirurgia ortognatica sui mascellari associato al trattamento ortodontico (trattamento ortodontico-chirurgico).

  • Denti sporgenti – II classe

    Se gli incisivi superiori sono inclinati eccessivamente “verso l’avanti” si definiscono “pro-inclinati”, i cosiddetti “denti in fuori”, creando nel paziente un problema sia di carattere estetico e relazionale sia un elevato rischio di trauma, perché i denti così inclinati sono più soggetti a traumi, proprio nell’età in cui sono molto frequenti le cadute accidentali sia a problemi parodontali in età adulta.
    Inoltre, spesso un’inclinazione alterata (in eccesso o in difetto) si accompagna ad una posizione non corretta di tutta l’arcata superiore e inferiore ed ad un’anomala crescita e posizione delle basi scheletriche mascellari (Classe II scheletrica) con diverse possibili combinazioni:

    • Mandibola piccola e arretrata
    • Mascellare superiore in avanti ( più raramente)
    • Combinazione delle due precedenti condizioni

    In questi casi è possibile correggere tali malocclusioni associando al trattamento ortodontico un intervento di chirurgia maxillo-facciale (trattamento chirurgico-ortodontico).
    I vantaggi di un trattamento ortodontico- chirurgico sono molteplici, sia di tipo estetico che funzionale.

  • Morso inverso III classe

    Il morso inverso (incisivi inferiori in avanti rispetto agli incisivi superiori) può essere di natura principalmente dentale e/o scheletrica.

    Il morso inverso di natura principalmente dentale può essere risolto con il trattamento ortodontico.
    Il morso inverso di natura dento-scheletrica viene definita Malocclusione di III Classe (morso inverso terza classe) e può essere causato da una crescita mandibolare eccessiva e/o una crescita mascellare deficitaria e può essere associato ad un mento più pronunciato e/o una retrusione del labbro superiore, della zona mascellare e zigomatica. Spesso questi pazienti presentano, inoltre, una ricorrenza familiare della malocclusione, che indica una forte componente genetica.

    Anche in questo caso è consigliabile un trattamento ortodontico precoce, con la finalità di riequlibrare la crescita.
    Generalmente, dopo tale trattamento, la crescita si normalizza ed alla fine della permuta dei denti (dopo i 13 aa), se necessario, si potrà rifinire l’occlusione ottimizzando l’allineamento e gli incastri dentali con l’ apparecchio fisso (seconda fase di trattamento).

    Esistono dei casi dove, durante il picco di crescita, il morso inverso si ripropone. In queste situazioni sfavorevoli spesso la mandibola è predisposta geneticamente a crescere in modo eccessivo per cui sarà difficile poterne contrastare la crescita con gli apparecchi ortodontici. La mandibola cresce secondo un modello definito dal suo patrimonio genetico e cresce molto durante il picco puberale, analogamente alle ossa del braccio e della gamba.
    In questi casi nei quali si verifica una crescita mandibolare eccessiva conviene essere cauti ed evitare trattamenti lunghi, frustranti ed inefficaci, ma piuttosto monitorare il paziente o effettuare brevi trattamenti di allineamento dei denti e dopo i 18 anni prevedere un trattamento ortodontico-chirurgico.
    I vantaggi di un trattamento ortodontico-chirurgico sono molteplici, sia di tipo estetico che funzionale.